Una lunga e interessante chiacchierata con il direttore generale di AREU, Alberto Zoli, ci ha fatto capire meglio come funzioni l’organizzazione di un sistema complesso come l’elisoccorso per una Regione grande e variegata come la Lombardia. In termini di popolazione quello settentrionale è un bacino molto significativo. A livello orografico inoltre si confondono diverse necessità e gli ostacoli fisici sono spesso superabili volando. HEMS in lombardia era a 3462 interventi nel 2014 e nel 2017 invece è arrivato a 4603 missioni concluse (a cui vanno aggiunte le missioni abortite, aumentate a 550).
Si è conferma il dato – tipicamente italiano – che tantissimi interventi sono primari, non secondari. L’eliambulanza è quindi il servizio top di qualità nel soccorso, e va integrato con il soccorso su gomma. Le missioni notturne sono passate in AREU da 141 a 493. Ed è questo che fa decidere la strada da prendere. E’ questo il dato che serve alla direzione generale per scegliere il percorso.
Al congresso di HEMS Association 2018 è stato quindi necessario parlare di costi, e di opportunità. Nel 2014 si è utilizzato un servizio che è costato circa 22 milioni di euro, con costo orario onnicomprensivo 10187 euro. Omnicomprensivo perché non si può pensare solo al costo del fornitore dell’elisoccorso, ma anche al lavoro del CNSAS o di altri servizi.
Oggi, 2017, il costo per missione è diventato invece di 5.680 euro e per ogni ora di lavoro, il costo del volato, è sceso a 7324 euro. Anche se aumenta la spesa complessiva (da 23 a 26 milioni) il costo a missione cala.
Questo vuol dire che l’elisoccorso deve volare tanto, deve volare sempre, deve essere sempre disponibile per salvare vite.
Cosa ha permesso ad AREU di fare un servizio così funzionante? Ecco il podcast con il dottor Alberto Zoli, direttore generale dell’azienda regionale lombarda.