PALERMO – Mentre il congresso della HEMS Association si svolgeva tutta Italia stava continuando a parlare di un evento estremamente grave, l‘incidente ferroviario di Caluso, dove un treno regionale si è schiantato contro il carico di un trasporto eccezionale bloccato sui binari nel passaggio a livello. La tragedia che ha portato a 2 morti e 23 feriti ha visto l’intervento immediato dei sanitari del 118, che sono subito partiti con un servizio di maxi-emergenza sanitaria.
Il dottor Roberto Vacca, direttore del 118 della Regione Piemonte, presente a Palermo come membro dell’associazione, ha potuto fare al nostro staff una breve relazione di ciò che è accaduto nell’intervento sanitario, con un elicottero AW139 atterrato a meno di 4 chilometri dal luogo dello schianto e capaci di portare in pochissimo tempo 4 feriti gravi verso gli hub ospedalieri più opportuni in pochissimi minuti. L’attività di tutta la centrale 118 è stata davvero encomiabile, insieme a quella dei piloti e degli staff sanitari che sono arrivati sul posto per un’azione di randez-vous con le ambulanze che hanno di fatto ridotto al minimo i tempi di azione.
- Siete state una delle prime realtà con il soccorso notturno, ma anche una realtà con un territorio estremamente complicato dal punto di vista dell’altitudine. Quanto è importante il setting e come siete organizzati?
“Il Piemonte ha un territorio abbastanza complesso. Abbiamo un 25% di pianura, il resto è collinare e montano. L’elisoccorso è una risorsa sanitaria molto importante. Quest’anno l’elisoccorso del Piemonte compie 30 anni e da quando è nato ha stretto un rapporto di collaborazione con il Soccorso Alpino, per poter raggiungere pazienti in ambiente montano. Attualmente la nostra equipe di soccorso, per lo meno quella diurna, ha a bordo il tecnico di soccorso alpino, su tutte e 4 le basi di elisoccorso che hanno la stessa configurazione, quindi la performance operativa è la stessa.
Il setting è estremamente importante, poiché la presenza dell’elicottero per raggiungere i pazienti è essenziale. I nostri equipaggi seguono un addestramento di abilitazione che viene frequentato dai medici e dagli infermieri. Da 30 anni abbiamo a bordo medici anestesisti rianimatori che rappresentano la figura medica più orientata al mondo dell’elisoccorso. Abbiamo iniziato 2014 a fare soccorsi in notturno…”
CONTINUA AD ASCOLTARE L’INTERVISTA:
Per meglio inquadrare l’attività svolta dal servizio di elisoccorso in Piemonte può essere utile seguire il lavoro svolto e presentato da Airgreen presso il congresso HEMS di Palermo, con l’introduzione delle attività NVG svolte dalla società che oggi vola in tutto il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Sardegna.