PALERMO – Al congresso di HEMS Association abbiamo avuto il piacere di parlare anche di tematiche sanitarie più specifiche. In particolare con il dottor Andrea Paoli, medico anestesista rianimatore del 118 di Padova, abbiamo potuto affrontare con maggiore forza e attenzione il tema dell’intubazione. Cinque punti fondamentali da tenere sempre a mente, aspetti psicologici, aspetti pratici e soprattutto procedurali per capire cosa si può fare di meglio e come valutarsi al meglio per essere sempre più attivi, pronti e preparati per gestire le vie aree senza complicazioni.
- In cosa consiste questo corso che state promuovendo a Padova?
“Su Padova ci stiamo impegnando per la gestione delle vie aeree. La squadra che lavora sul territorio è composta dal medico e dall’infermiere. La filosofia che abbiamo dato a questo corso è nata dall’esigenza di lavorare al meglio: tutti gli step di formazione vengono fatti anche dagli infermieri, poiché anche se non è di loro competenza devono capire le problematiche che può avere il medico con il paziente, devono saperlo anticipare, essere di supporto attivo al medico e imparare a dove ‘mettere le mani’ in caso di necessità. Per noi la squadra è fondamentale. Abbiamo modificato il corso per cercare di non essere eccessivi, perché tutti diventino ultra-esperti, ma nemmeno lasciare la filosofia del “va bene tutto”. Il corso non risulta solo tubocentrico ma si basa su una serie di scenari in cui il paziente è intero e può avere diversi problemi: ustioni, trauma, shock settico, ecc. Può esserci anche il pazinete che non necessita di intubazione, proprio per capire quando occorre intubarlo e quando no…”
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